In quella che oggi è per tutti l’area pic-nic del Parco Urbano del Monte Gazzo, durante la Seconda Guerra Mondiale erano presenti alcune delle installazioni militari erette intorno a Sestri Ponente per proteggerne le aziende metalmeccaniche.

Poco a monte di questo cartello troviamo un importante elemento geologico: la faglia Sestri – Voltaggio che rappresenta la vera linea di demarcazione tra Alpi ed Appennini. Tutto il ponente genovese presenta infatti una notevole varietà dei substrati ma proprio qui si trova una chiara differenziazione mineralogica tra serpentiniti e rocce carbonatiche: questa peculiarità si riflette sul paesaggio e sulla biodiversità, rendendo questi luoghi unici al mondo.

Quest’area, soggetta a molteplici pressioni di origine antropica, è caratterizzata da ambienti di cespuglieto e brughiera, intervallati da praticelli con specie vegetali

tipiche degli ambienti mediterranei come il leccio (Quercus ilex), il corbezzolo (Arbutus unedo), l’erica arborea (Erica arborea), il cisto (Cistus salvifolius) che ad inizio estate regalano vistose foriture. Nella zona si va purtroppo espandendo una graminacea invasiva originaria del Sud-America, il lino delle fate d’Argentina (Nassella trichotoma), che costituisce una seria minaccia per la vegetazione originaria.

Qui vivono uccelli come la magnanina comune (Sylvia undata undata), la sterpazzolina di Moltoni (Sylvia subalpina) ed il succiacapre (Caprimulgus europaeus). Sono poi presenti anche anfibi come la raganella mediterranea (Hyla meridionalis) e insetti come la ninfa del corbezzolo (Charaxes Jasius) e l’atalanta (Vanessa atalanta).

In foto: Ninfa del corbezzolo (Charaxes Jasius) – Collezione privata

I numeri sulla mappa si riferiscono alla collocazione dei cartelli illustrativi dell’area