Il torrente Chiaravagna nasce dall’unione del Rio Cassinelle e del Rio Bianchetta.
Per decenni la Val Chiaravagna ha rappresentato un simbolo di devastazione ambientale: il Rio Cassinelle ha raccolto i liquami della discarica di Scarpino e gran parte della valle è interessata da attività estremamente impattanti, quali cave di materiale calcareo a cielo aperto.
Qui sorgono borghi che per secoli hanno animato le valli sestresi: i loro toponimi fanno risalire le origini a tempi in cui una vasta area della piana di Sestri non esisteva ancora e al cui posto il mare formava il golfo di S. Lorenzo. Troviamo gli antichi borghi Panigaro, Barcadeo e Serra, che conservano scorci naturalistici di notevole pregio (si possono ammirare meravigliosi roseti selvatici), nonostante la fragilità del territorio causata dall’azione antropica. Ci troviamo sul confine orientale della ZSC (Zona Speciale di Conservazione) IT1331615 “Monte Gazzo”.