Ci troviamo sulla collina dove nel XV secolo S. Alberto, patrono di Sestri Ponente, si era stabilito in eremitaggio. Tra i miracoli attribuiti a Sant’Alberto c’è quello della moltiplicazione del cibo: ecco perché, in epoca più recente, il suo nome si è legato alla tradizione sestrese di cucina popolare del preboggion, un minestrone di verdure ottenuto mediante la bollitura di erbe spontanee tipiche del territorio ligure con l’aggiunta di diverse tipologie di pasta.
Infatti, come racconta anche Giuseppe Marcenaro ne “le cronache di Sestri Ponente”, quindici giorni prima della festa i bambini venivano incaricati di reperire gli ingredienti andando casa per casa, chiedendo ad ognuno di contribuire secondo le proprie possibilità.

Al giorno stabilito, le donne preparavano il minestrone cuocendolo in strada in un pentolone prestato dalla mensa di qualche fabbrica. Si mangiava tutti insieme in strada con tavole improvvisate e portando ciascuno da casa sedia, cucchiaio e piatto.
L’Associazione Amici del Chiaravagna, nella tutela della tradizione, ha riproposto annualmente nel cuore di Sestri Ponente questo momento di socialità ripensato come evento eco-sostenibile.
Questo totem si trova in prossimità dei confini occidentali della ZSC (Zona Speciale di Conservazione) IT1331615 “Monte Gazzo”.

Foto: Collezione privata

I numeri sulla mappa si riferiscono alla collocazione dei cartelli illustrativi dell’area