Lungo la mattonata che dalla stazione della Costa di Sestri Ponente sale verso il Monte Gazzo troviamo la cappella dedicata a S. Rocco e a S. Isidoro.

Qui il 29 marzo 1893 Elisabetta d’Austria, nota a tutti come “principessa Sissi”, si fermò per riposare nei pressi della cappella prima di raggiungere la vetta.

Di quei giorni trascorsi a Genova rimane memoria grazie ad una targa in marmo posta sul piazzale del santuario.

I prati qui presenti, tanto cari ai sestresi, vegetano su antichi fondali oceanici: questo substrato, combinato al clima, ha creato un habitat perfetto per dare vita ad aree prative mediterranee dove in primavera è possibile ammirare bellissime orchidee come la Serapias lingua e in autunno la scilla autunnale (Prospero autumnale).

Gli ambienti di prato naturale, una volta molto comuni nelle immediate vicinanze della città, erano mantenuti dai contadini che li utilizzavano per il foraggio. Oggi questi ambienti molto importanti per la biodiversità tendono a rarefarsi ed è interesse di tutti cercare di preservarli dal degrado. Sugli affioramenti rocciosi si possono osservare i cuscinetti dell’Euphorbia spinosa e del timo.

Nei cespuglieti ad erica e corbezzolo, presenti in questo angolo di ZSC IT1331615 “Monte Gazzo”, nidifica un uccello particolarmente tutelato tipico proprio di questi ambienti: la magnanina comune (Sylvia undata undata). È pertanto oltremodo importante la conservazione ed il rispetto dei vari habitat presenti.

In foto: Magnanina comune (Sylvia undata undata) – Collezione privata

I numeri sulla mappa si riferiscono alla collocazione dei cartelli illustrativi dell’area